idee e itinerari turistici per scoprire la Basilicata

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Lunedì, 14 Novembre 2016 14:22

What to see in Rotonda and on the Pollino massif

By discovering the small town of Rotonda, Basilicata visitors have the chance to start a journey in a majestic and uncontamined nature. It is from this village in fact that the most important paths branch off to discover the Pollino National Park which is currently the largest natural park in Italy, with its 192.000 hectares.

DEEP INTO THE UNCONTAMINED NATURE

Mountain paths between woods and brooks; walks on the pure white snow; exciting descents onto tumultuous creeks: Pollino is the favourite place for those who love nature, sports and adventure. And then, there is the rare Bosnian pine - the tree that is the symbol of the park and that, with its twisted shapes, represents an authentic monument carved in the nature. The “Patriarca”, as the oldest pine is called, is more than 900 years old!

A legendary, ancient, ancestral place is the Romito Cavern, with its prehistoric graffiti; and then there are traditions, like the Arboreal rites, whose origins cannot be traced back but keep still living in these places' people.

Come to visit Pollino! Leave your pc and smartphone at home and let this ancient past "lull" you!

Pino loricato sul Pollino


THREE GOOD REASONS TO VISIT ROTONDA AND THE POLLINO NATIONAL PARK


1. THE BOSNIAN PINE 

If you are nature lovers, in your Basilicata tour you cannot miss to visit the Pollino National Park. We suggest that you reach the Serra of Crispo (picture below), well known as the “Garden of gods”. It is right here that you will be able to admire the Bosnian pines in all their beauty, on an upland with a breath-taking view.

La Serra di Crispo sul Pollino

Other places to visit are the Duglia Lake - a small mountain lake located at 1375 metres at the foot of the Serra of Crispo - and the Raganello Gorge - a spectacular canyon created by the river that makes its way through the mountains.

The green of woods in the warmer seasons leaves room for white snow in winter; the Pollino would deserve a visit in two different periods of the year, to admire nature in its whole unpolluted splendour.


2. PLAYING SPORTS IN THE NATURE 

Trekking, cross-country skiing, canyoning and rafting are some of the ways which the visitors can live their own experience on the Pollino.

-Trekking: many paths start from villages around, like, for instance, Rotonda (headquarters of the Park), Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Viggianello and Terranova di Pollino.

- Cross-country skiing and snowshoe lovers have the possibility to choose between one of the three layouts up to 1500 metres AMSL, starting from Terranova, Viggianello and Rotonda. It is possible to entrust yourself to skiing schools or official guides to be led along the Park's ways.

Pollino, Serra Dolcedorme

- Those who exercise canyoning can admire canyons, waterfalls and natural pools by crossing the waters of Raganello's brook, in the heart of the park.

- If you are looking for thrilling sensations, we suggest that you start your trip from Viggianello to reach the river Mercure for rafting; otherwise you could jump in an exciting flight from San Costantino Albanese's peaks, on a hang-glider connected to a steel wire, reaching the speed of 80 km/h. This is called the “Flight of the Eagle” and it is for 4 people flying all together.

- Moreover,the Park has climbing walls, iron roads, and paths to travel by riding or cycling and sites for speleology.


3. LUCANIAN TRADITIONS 

After a day spent playing sports and discovering the nature, all you can do is sit at the table to savour some of the most flavourful Lucanian dishes. Rotonda is in fact the birthplace of Fagiolo Poverello Igp (high quality navy bean) of a white colour (Dop = protected designation of origins) and of the Rotonda red aubergine (Dop), fruit of an environmentally friendly plantation technique.

If you want to immerse in the ancient Lucanian tradition, you must visit these places between May and September, to be able to attend the Arboreal rites. Particularly in Rotonda, there is the "threes wedding", whose rite origins from the antique Celtic mythology

 

PHOTO CREDIT
Pollino: Santo Galatà
Le foto: Eduardo De Stefano

Published in Rotonda - Pollino EN
Lunedì, 17 Ottobre 2016 18:42

Una passeggiata tra i castagneti della Basilicata

Nelle nostre città si inizia a sentire l’inconfondibile odore delle caldarroste, e noi, come tanti segugi, ne seguiamo l’aroma, ma arrivati davanti al venditore il più delle volte desistiamo dall’acquisto non appena vediamo il prezzo del cartoccio di castagne rimanendo con l’acquolina in bocca. Ma allora perché non approfittare delle belle giornate di sole che ci regala il mese di ottobre per organizzare un fine settimana in Basilicata coniugando la raccolta delle castagne alla  visita dei nostri incantevoli borghi?

Bene ma prima di partire vi do qualche informazione su questo frutto autunnale e su come raccoglierlo.

Le castagne, ricche di sostanze nutritive

Il castagno viene definito l’albero del pane poiché ha rappresentato un’importante fonte di approvvigionamento alimentare per intere generazioni, particolarmente nei periodi di difficoltà in quanto il suo frutto è ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo.

La castagna è molto ricca di sostanze amidacee, è quindi nutriente ed energetica, inoltre la ricchezza in carboidrati complessi la rende simile per valore nutritivo ai cereali diventando una valida alternativa in caso di intolleranza.

La castagna contiene potassio, per  rinforzare i muscoli,  zolfo, ottimo antisettico e disinfettante,  sodio, utile alla digestione e all’assimilazione, magnesio, che agisce come rigenerante dei nervi, calcio e cloro, utili per  ossa, sangue, nervi e tendini. Come se non bastasse riduce il colesterolo, riequilibra la flora batterica ed è ricca di vitamine A, B1, B2, B3, B5, B6,B9, Cb12, C e D.

Consigli per la raccolta delle castagne

Paniere con castagne

Per la raccolta è consigliabile indossare scarponi antiscivolo, pantaloni lunghi, calzettoni, guanti e una giacca per contrastare l’umidità dei boschi. E’ utile portarsi un bastone per aprire i ricci caduti a terra e un cestino di vimini o sacchetti di iuta per depositare le castagne raccolte che non vanno messe in buste di plastica per evitare che marciscano. Scegliete solo quelle sode ed intatte, i frutti troppo morbidi o che presentano dei gusci bucherellati possono contenere dei parassiti.

Ultimo consiglio: attenzione a non avventurarvi in riserve private nelle quali è vietata la raccolta. Non scavalcate recinzioni, ma parlate con la popolazione locale che vi saprà indicare dove poter andare a raccogliere le castagne. 

Le castagne in Basilicata

Melfi, panorama

Per un fine settimana all’insegna della castagna e della cultura, vi consiglio la zona  del Vulture (Melfi, Rapolla, Venosa), il Pollino, (San Severino Lucano, Rotonda) e il Parco Nazionale dell’Appenino Lucano ( Moliterno, Tramutola). Qui sono numerosi gli appuntamenti gastronomici in suo onore, la potrete gustare in svariate e succulente preparazioni sia presso ristoranti caratteristici che passeggiando tra le vie di affascinanti centri storici:

Melfi (foto sopra) – la sagra della “Varola” - 22 e 23 Ottobre 2016;

Spinoso – Sagra della Castagna – 23 Ottobre 2016;

Tramutola - La sagra della Castagna Munnaredda – 29 e 30 Ottobre 2016;

Rotonda – Sagra della Castagna- 29, 30 e 31 Ottobre 2016.

Pollino, bosco

Published in 2016

Da sempre l’uomo ha legato la propria esistenza alle fertilità, sia dei campi che dell’essere umano stesso. È da essa infatti che dipendono la sopravvivenza e la perpetuazione della stirpe. È un fenomeno istintivo, misterioso, che viene celebrato dall’alba dei tempi con riti ancestrali, misteriosi e spettacolari. I riti arborei della Basilicata hanno un’origine antica, quando la religione era ancora legata a rituali a noi oggi ignoti che oggi rivivono in alcuni borghi della misteriosa Lucania.

IL RITO DEL MATRIMONIO TRA GLI ALBERI

Benché differente da paese a paese, il rito quasi ovunque prevede il taglio di un albero del bosco, il cui tronco viene trascinato in paese da coppie di buoi. Nella piazza principale del paese, il tronco viene unito alla cima di un altro albero, celebrando così il “matrimonio tra gli alberi”. La cima, considerata la parte femminile, simbolo di fertilità e il tronco, che rappresenta il vigore maschile, formano così un altissimo totem su cui, al termine della cerimonia, si arrampicano i più coraggiosi.

DOVE ASSISTERE AI RITI ARBOREI IN BASILICATA

Viggianello, Accettura, Terranova di Pollino, Rotonda, Castelsaraceno, Pietrapertosa, Castelmezzano, Oliveto Lucano: in ognuno di questi paesi della Basilicata i riti arborei, celebrati da maggio a settembre si sposano con la religione cristiana, che ha traghettato questi rituali ancestrali di origine celtica nella società che oggi conosciamo. Ciò nonostante, assistendo a questi rituali, si percepisce ancora un sapore antico che ci riporta a tempi in cui gli uomini vivevano nei boschi, cullati da fruscio delle foglie e illuminati dalla luce della luna.


AREA DEL MAGGIO

La Festa del Maggio ad Accettura

ACCETTURA

In questo paese della Basilicata il rito arboreo prende il nome de “Il Maggio” e consiste nel matrimonio tra il tronco di un cerro alto trenta metri e la cima di un agrifoglio, che vengono innalzati nel centro del Paese.

Info: www.ilmaggiodiaccettura.it

PIETRAPERTOSA

A Pietrapertosa la festa è conosciuta come “il Majo” ed è dedicata a Sant’Antonio da Padova. Anche in questo caso gli alberi sono un cerro e un agrifoglio. 

Info: www.prolocopietrapertosa.it

CASTELMEZZANO

Come avviene a Pietrapertosa, anche in questo borgo delle Dolomiti lucane il rituale arboreo è legato al culto di Sant’Antonio da Padova ed è conosciuto come “La sagra du’ Masc’”. Durante questa festa è possibile assaggiare i “crosti”, dolci a base di uova, farina e miele.

Info: www.prolococastelmezzano.it


SCOPRITE IL NOSTRO ITINERARIO PER VOLARE SULLE DOLOMITI LUCANE

OLIVETO LUCANO

Il “Maggio olivetese” presenta una novità: oltre alla consueta scalata dell’albero in cima al quale sono appesi premi di varia natura, una squadra di fucilieri partecipa all’abbattimento delle “primizie” appese all’albero.

Info: www.maggiolivetese.org


AREA DELL’ABETE

La sagra dell'Abete a Rotonda

VIGGIANELLO

Sacro e profano si mischiano a Viggianello, comune del Pollino in cui i riti arborei si celebrano in due periodi diversi dell’anno: la settimana dopo Pasqua e l’ultima settimana di agosto. Questi rituali avvengono in concomitanza con la festa di San Francesco mentre la terza domenica di agosto si può assistere alla danza del falcetto e all’offerta alla Madonna del Carmelo dei cosiddetti Cirii, sagome di legno decorate con mazzetti di spighe di grano e nastri colorati.

Info: prolocoviggianello.jimdo.com

TERRANOVA DI POLLINO

In questo borgo della Basilicata, il rito prende il nome di “A Pit’” e consiste nel taglio di un grosso abete che viene trasportato nelle varie contrade prima con trattori e poi con i buoi. Lungo il viaggio il corteo si ferma per fruire del vino, dei taralli e delle frittelle offerti dalla gente del luogo. Solo a tarda sera il corteo giunge in città, trasportando l’abete in spalla e issandolo al centro del paese. 

Info: www.comune.terranovadipollino.pz.it

ROTONDA

Quello di Rotonda è probabilmente il matrimonio tra gli alberi, il cui rituale rispetta in maniera più fedele l’antico rito celtico. La festa in questo borgo del Pollino prende il nome di “L'a pitu e La rocca” e prevede il matrimonio tra un enorme faggio (L’a pitu) e un piccolo abete (La rocca). A guidare il gruppo di uomini che dovrà salire in montagna per abbattere il faggio e ripulirlo dalle fronde c’è il cosiddetto “capurale del faggio”, figura tradizionale di questa festività. Una curiosità: in passato, i fedeli gravati da malattie erano soliti camminare sul tronco per chiedere una grazia.

Info: www.alparcolucano.it 

CREDIT PHOTO
Foto di Accettura: Gispazzi (CC-BY-Sa 3.0)
Foto Rotonda: www.alparcolucano.it

Published in 2016
Lunedì, 12 Ottobre 2015 10:38

Cosa vedere a Rotonda e sul monte Pollino

Scoprire il piccolo comune di Rotonda permette a chi visita la Basilicata di cominciare un viaggio in una natura incontaminata e maestosa. È dal paese infatti che si diramano i più importanti percorsi che vi condurranno alla scoperta del Parco Nazionale del Pollino che, con i suoi 192.000 ettari è oggi il parco più grande d’Italia.

IMMERSI IN UNA NATURA INCONTAMINATA

Sentieri montani tra boschi e ruscelli, passeggiate tra la neve candida, rapide discese su torrenti tumultuosi: il Pollino è il luogo prediletto di chi ama la natura, lo sport e l’avventura. E poi c’è lui, il rarissimo pino loricato, albero simbolo del parco che con le sue forme contorte rappresenta un autentico monumento scolpito dalla natura.Pensate che il “Patriarca”, così viene chiamato il pino più antico, ha più di 900 anni!

Un luogo mitico, antico, ancestrale, come la Grotta del Romito con i suoi graffiti preistorici o come i riti arborei, una tradizione che si perde nella notte dei tempi ma che è tuttora viva negli abitanti di questi luoghi.

Venite sul Pollino! Lasciate a casa computer e smartphone e lasciatevi cullare da un passato atavico. 

Pino loricato sul Pollino


 TRE BUONI MOTIVI PER VISITARE ROTONDA E IL PARCO DEL POLLINO


1. IL PINO LORICATO  

Se amate la natura non potete non fare visita al parco del Pollino,  nel vostro viaggio in Basilicata. Noi vi consigliamo di raggiungere la Serra di Crispo (foto sotto), soprannominata il “Giardino degli dei”. È qui che potrete ammirare i pini loricati in tutta la loro bellezza, su un altopiano con un panorama che toglie il fiato.

La Serra di Crispo sul Pollino

Altri luoghi da vedere sono il Lago della Duglia, un laghetto di montagna a 1375 metri di quota ai piedi della Serra del Crispo e le gole del Raganello, uno spettacolare canyon creato dal fiume che si fa strada tra le montagne.

Il verde dei boschi nelle stagioni calde fa spazio al bianco della neve in inverno; il Pollino meriterebbe una visita nei due diversi periodi dell’anno, per ammirare la natura in tutto il suo incontaminato splendore. 


2. FARE SPORT NELLA NATURA 

Trekking, sci di fondo, torrentismo e rafting sono alcuni dei modi in cui il visitatore può vivere la sua esperienza sul Pollino.

- Per quanto riguarda il trekking, sono molti i sentieri che partono dai paesi della zona, come ad esempio Rotonda (sede dell’Ente Parco), Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Viggianello o Terranova di Pollino.

- Gli amanti dello sci di fondo e delle ciaspole possono invece scegliere uno dei tre tracciati sopra i 1500 metri s.l.m. che partono dai comuni di Terranova, Viaggianello e Rotonda. È possibile affidarsi a scuole di sci o guide ufficiali per farsi accompagnare lungo i percorsi del parco.

Pollino, Serra Dolcedorme

- Chi pratica torrentismo può ammirare canyon, cascate e piscine naturali, attraversando le acque del torrente Raganello, nel cuore del parco.

- Se invece siete alla ricerca di sensazioni forti, vi consigliamo di partire da Viggianello, per raggiungere il fiume Mercure e fare rafting, altrimenti potete lanciarvi in un volo mozzafiato dalle vette di San Costantino Albanese su di un deltaplano legato ad un cavo di acciaio, che raggiunge la velocità di 80 km/h. Si chiama “Volo dell’aquila” e si fa in gruppi di quattro persone per volta.  

- Il parco dispone inoltre di pareti per arrampicata, ferrate, sentieri da percorrere a cavallo o in mountain bike e siti adatti alla speleologia. 


3. LE TRADIZIONI LUCANE 

Dopo una giornata all’insegna dello sport e della scoperta della natura, non resta che mettersi a tavola per assaporare alcuni dei più gustosi piatti della Basilicata. Rotonda è infatti la patria del Fagiolo Poverello Igp, dal colore bianco Dop e della melanzana rossa di Rotonda Dop, frutto di una tecnica di coltivazione tradizionale a basso impatto ambientale.

Potrete inoltre gustare il Paddaccio del Pollino, un formaggio fatto con latte di capra, la Rrappaiona, piatto a base di fave e la Ciambottella, uno dei piatti tipici della Basilicata a base di peperoni, cipolla, pomodori, salsiccia e uova.

Se invece volete immergervi nell'antica tradizione lucana, dovete visitare questi luoghi da maggio a settembre, per assistere ai riti arborei. A Rotonda in particolare, si celebra il matrimonio degli alberi, il cui rito affonda le radici nell'ancestrale mitologia celtica! Per saperne di più vi consigliamo di leggere quest'articolo del nostro blog: "Riti arborei in Basilicata: i matrimoni tra gli alberi, dall'area del faggio a quella dell'abete"

 

PHOTO CREDIT
Pollino: Santo Galatà
Le foto: Eduardo De Stefano

Published in Rotonda - Pollino

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